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La legionella

Set 18, 2023 | Ambiente

La normativa sulla Legionella in Italia si fonda essenzialmente su due grandi capisaldi legislativi, ovvero:

  1. Decreto Legislativo 81/2008 – Testo Unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro;
  2. Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi 2015.

La legionellosi è una malattia infettiva che colpisce i polmoni e può essere fatale. Il responsabile è un batterio chiamato Legionella, scoperto nel 1976 in seguito a un’epidemia tra i membri della Legione Americana che si erano riuniti in un hotel di Philadelphia. Di 221 persone contagiate, 34 morirono. Il sistema di aria condizionata dell’hotel era la fonte dell’infezione.

Il batterio Legionella si trova in ambienti acquatici sia naturali che artificiali, come fiumi, laghi, impianti idrici, condizionatori, torri evaporative, piscine e vasche idromassaggio. Il batterio si riproduce quando l’acqua ha una temperatura tra 25 e 55 °C e un pH tra 5.4 e 8.1. Il contagio avviene per inalazione di goccioline d’acqua contaminate (aerosol), non per contatto diretto tra persone.

La legionellosi si presenta in due forme: la febbre di Pontiac e la malattia del legionario. La febbre di Pontiac è una forma lieve e transitoria, con sintomi simili a quelli dell’influenza, come febbre, brividi, mal di testa e dolori muscolari. La malattia del legionario è una forma grave e potenzialmente mortale, con polmonite atipica, accompagnata da tosse secca, difficoltà respiratorie, dolore toracico, diarrea e alterazioni neuropsichiche.

La legionellosi può essere prevenuta con una corretta gestione degli impianti acquatici e aeraulici che possono essere fonte di contaminazione. Le linee guida nazionali approvate nel 2015 dalla Conferenza Stato-Regioni indicano le seguenti misure:

  • Progettazione: isolare e posizionare le tubazioni in modo che non si influenzino termicamente tra loro; scegliere materiali idonei per la rete di distribuzione, che non favoriscano la formazione di biofilm e calcare; realizzare reti lineari, senza tratti morti dove potrebbe esserci stagnazione
  • Manutenzione: effettuare una regolare manutenzione degli impianti, pulendo e disincrostando le tubazioni, i serbatoi, i filtri, le docce, i rubinetti, ecc.; scegliere temperature adeguate per evitare la proliferazione del batterio: l’acqua calda deve essere mantenuta a una temperatura superiore a 50 °C e l’acqua fredda a una temperatura inferiore a 20 °C; effettuare un controllo e un monitoraggio degli impianti, analizzando periodicamente la qualità dell’acqua e la presenza di legionella
  • Disinfezione: effettuare una periodica disinfezione degli impianti, utilizzando metodi fisici (come shock termico o irraggiamento UV) o chimici (come cloro, perossido di idrogeno, biossido di cloro, monoclorammine, ioni argento-rame, ecc.)

Inoltre, è necessario avere e seguire le direttive della valutazione del rischio legionellosi (DVR), valutato e redatto da un professionista. Per la mitigazione del rischio legionella, sarebbe opportuno installare dei sistemi di dosaggio chimico in continuo sui principali impianti a rischio legionella, come i serbatoi di acqua calda sanitaria e le torri evaporative. Questi impianti sono particolarmente esposti al rischio perché producono aerosol che possono essere inalati.

(Per gli stabilimenti termali si apre un capitolo a parte)

La gestione delle torri evaporative

Le torri evaporative sono dispositivi che servono a raffreddare l’acqua mediante l’evaporazione di una parte di essa. Tuttavia, questo processo può favorire la diffusione della Legionella. Per questo motivo, le Linee Guida stabiliscono alcune precauzioni da seguire per installare e gestire le torri evaporative in modo sicuro.

Innanzitutto, le torri evaporative devono essere posizionate lontano da fonti di aria esterna, come finestre, prese d’aria o condizionatori, che potrebbero portare l’aria contaminata all’interno degli edifici. Inoltre, le torri evaporative devono essere evitate in aree frequentate dal pubblico, per ridurre il rischio di esposizione al batterio.

In secondo luogo, le torri evaporative devono essere sottoposte a regolari controlli della qualità dell’acqua e a trattamenti anti legionella, per impedire la crescita e la proliferazione del batterio. Questo si può ottenere con diverse misure, tra cui:

  • Controllare e minimizzare i fenomeni di corrosione e incrostazione, che possono danneggiare le torri e creare depositi organici che nutrono il batterio. Per fare questo, si possono usare sistemi di spurgo automatico, addolcimento o osmotizzazione dell’acqua e prodotti chimici anti-incrostanti.
  • Controllare e mantenere un livello equilibrato di sali nell’acqua (conducibilità), per evitare che l’acqua diventi troppo salata o troppo dolce, favorendo la crescita del batterio. Per fare questo, si possono usare sistemi di monitoraggio e regolazione della conducibilità.
  • Controllare e limitare la proliferazione batterica, usando sostanze biocide che uccidono o inibiscono il batterio. Tra queste, le più usate sono: Biossido di Cloro, Perossido di Idrogeno, Ozono, Acido Periacetico e Sali di ammonio quaternari.

Infine, le torri evaporative devono essere pulite, drenate e disinfettate periodicamente, soprattutto all’inizio e alla fine della stagione di raffreddamento o dopo lunghi periodi di inattività. Inoltre, bisogna effettuare analisi di laboratorio dell’acqua per verificare la presenza e la quantità di Legionella (UFC/L) e agire in base ai valori indicati nella tabella 7 delle Linee Guida.

Dopo la disinfezione dell‟impianto, il controllo microbiologico deve essere ripetuto
periodicamente come segue, se non altrimenti disposto:
 dopo circa 48 ore dalla disinfezione.
 Se il risultato è negativo, dopo 1 mese.
 Se anche il secondo controllo risulta negativo, dopo 3 mesi.
 In caso si confermi, anche con il terzo controllo la negatività, dopo 6 mesi o
periodicamente, secondo quanto previsto dalla valutazione e dal relativo Piano di
controllo del rischio.
Nel caso in cui uno dei campionamenti evidenzi positività, essa dovrà comportare
un‟ulteriore azione di controllo da valutarsi sulla base delle Tabelle 6-7 e di quanto
raccomandato dal responsabile della valutazione del rischio e/o dall‟Organo di Controllo.
Il Dipartimento di Prevenzione o altro organo di controllo, per quanto di competenza, può
disporre controlli.

La gestione dell’acqua calda sanitaria

L’acqua sanitaria è l’acqua che usiamo ogni giorno in vari ambienti. Per questo, bisogna seguire delle norme per installare e mantenere gli impianti idrici in modo sicuro.

La Legionella si forma nell’acqua quando ci sono ristagni, incrostazioni o corrosioni nelle tubazioni. Il batterio si moltiplica tra i 35°C e i 37°C, ma resiste anche a temperature più basse. Per eliminarlo, bisogna portare l’acqua a temperature oltre i 50°C, con un metodo chiamato disinfezione termica o shock termico.

La temperatura dell’acqua calda sanitaria deve essere sempre superiore a 60°C nella fase di produzione e non scendere al di sotto dei 55°C in nessuna parte del circuito. E’ bene inserire dispositivi di miscelazione dell’acqua nei punti di erogazione per evitare il rischio di scottature per l’utente finale

Inoltre, si devono eliminare i problemi di stagnazione e di biofilm, adottando sistemi di ricircolo e di miscelazione dell’acqua o con trattamenti chimici in continuo di cloro e polifosfati.

Infine, si devono svolgere analisi dell’acqua per rilevare la presenza di Legionella e seguire le Linee Guida per le misure da adottare in base ai valori di UFC/L riscontrati.

Proviamo a riassumere per comodità il rapporto tra temperatura dell’acqua e lo stato del batterio della legionella:

La Legionella è un batterio che si sviluppa meglio quando l’acqua ha una temperatura compresa tra i 35°C e i 37°C.

Se la temperatura scende sotto i 25°C, la Legionella entra in uno stato di quiescenza, ma non muore.

Se la temperatura sale sopra i 45°C, la Legionella smette di riprodursi.

La Legionella viene uccisa dalle alte temperature.

A 55°C, la Legionella sopravvive per circa 5-6 ore.

A 65°C, la Legionella muore in circa 2 minuti.

Se volete approfondire l’argomento legionella trovo ben fatto il sito https://legionella.it/