AIA e AUA sono autorizzazioni per attività che possono avere impatti ambientali.
In generale, sia l’AIA che l’AUA richiedono la presentazione di informazioni dettagliate su:
1. Dati identificativi dell’impianto o attività:
- Nome, ragione sociale e sede del gestore
- Ubicazione dell’impianto o attività
- Natura dell’attività svolta
- Superficie occupata
- Eventuali autorizzazioni già ottenute
2. Descrizione dell’impianto o attività:
- Processo produttivo impiegato
- Macchinari e impianti utilizzati
- Materie prime e prodotti utilizzati
- Emissioni in atmosfera (tipologia, quantità, modalità di rilascio)
- Scarichi idrici (tipologia, quantità, modalità di smaltimento)
- Rifiuti prodotti (tipologia, quantità, modalità di gestione)
- Misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento adottate
3. Impatto ambientale:
- Descrizione dell’ambiente circostante (risorse idriche, aria, suolo, flora, fauna)
- Valutazione degli effetti dell’impianto o attività sull’ambiente e sulla salute umana
- Misure di monitoraggio e controllo previste
Oltre a queste informazioni generali, l’AUA o AIA possono richiedere la presentazione di documentazione specifica in base al tipo di impianto o attività.
Per esempio:
- Impianti di combustione: dati sulle emissioni di inquinanti atmosferici, come NOx, SOx, PM10, CO
- Impianti di trattamento dei rifiuti: informazioni sui rifiuti trattati, sui metodi di trattamento e sui sistemi di smaltimento dei residui
- Allevamenti: numero di animali allevati, piani di gestione dei liquami e dei rifiuti
- Discariche: dati sulle caratteristiche dei rifiuti conferiti, misure di impermeabilizzazione del sito, sistemi di captazione del biogas
È importante sottolineare che la modulistica e le informazioni richieste possono variare a seconda della Regione
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
L’AIA è un provvedimento amministrativo complesso che mira a prevenire o ridurre al minimo le emissioni inquinanti e gli altri impatti ambientali derivanti da determinate attività industriali. Si applica a impianti di grandi dimensioni o con potenziale impatto ambientale significativo, elencati in allegati al D.Lgs. 152/2006.
Il rilascio dell’AIA è subordinato al soddisfacimento di una serie di requisiti stringenti, tra cui:
- La presentazione di una dettagliata domanda che illustri le caratteristiche dell’impianto, le tecnologie impiegate e le misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento adottate
- La valutazione di impatto ambientale (VIA), che analizza gli effetti dell’impianto sull’ambiente e sulla salute umana
- Il rilascio di un parere favorevole da parte di diverse autorità competenti
- L’ottenimento di autorizzazioni specifiche, come quelle per le emissioni in aria o lo scarico di acque reflue
L’AIA è rilasciata dalla Regione o dallo Stato, a seconda dei casi, e ha una validità di 15 anni.
Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)
L’AUA è un’autorizzazione più semplice e snella rispetto all’AIA, introdotta per semplificare gli adempimenti amministrativi delle piccole e medie imprese. Si applica a un’ampia gamma di attività, tra cui:
- Impianti industriali di piccole dimensioni
- Allevamenti e zootecnia
- Impianti di trattamento dei rifiuti
- Discariche e impianti di compostaggio
- Stabilimenti agroalimentari
- Centri di raccolta e stoccaggio di merci pericolose
Il rilascio dell’AUA è subordinato alla presentazione di una domanda semplificata e al soddisfacimento di requisiti meno stringenti rispetto all’AIA. La procedura è gestita dallo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) del Comune competente.
L’AUA ha una validità variabile a seconda del tipo di attività, in genere compresa tra 5 e 10 anni.
Riepilogo delle differenze principali
Caratteristica | AIA | AUA |
---|---|---|
Dimensione degli impianti | Grandi o con impatto ambientale significativo | Piccoli o con impatto ambientale modesto |
Attività a cui si applica | Elenco specifico nel D.Lgs. 152/2006 | Ampia gamma di attività |
Procedura | Complessa e articolata | Semplificata e snella |
Autorità competente | Regione o Stato | Comune |
Validità | 15 anni | Variabile (5-10 anni) |
Richieste | Domanda dettagliata, VIA, pareri di enti competenti, autorizzazioni specifiche | Domanda semplificata, requisiti meno stringenti |
In generale, l’AIA si applica a situazioni con maggiore potenziale di impatto ambientale, mentre l’AUA è pensata per le piccole e medie imprese con un impatto ambientale più modesto.
I compiti di un manutentore
I compiti di un manutentore per il controllo di AUA e AIA variano a seconda del tipo di impianto o attività e delle specifiche prescrizioni contenute nell’autorizzazione.
E’ importante per questo essere in possesso dei documenti per verificare i singoli valori denunciati (Canne fumarie, marmitte di motopompe antincendio, marmitte di gruppi elettrogeni, scarichi fognari ecc…) al fine di controllarne l’eccedenza dell’emissione.

In generale, le sue responsabilità possono includere:
1. Verifiche periodiche:
- Ispezioni regolari degli impianti e delle apparecchiature per garantire il corretto funzionamento e la conformità alle prescrizioni tecniche dell’autorizzazione.
- Controllo dei sistemi di monitoraggio e controllo delle emissioni inquinanti, scarichi idrici e rifiuti.
- Rilevamento e segnalazione di eventuali anomalie o malfunzionamenti che potrebbero causare superamenti dei limiti di emissione o impatti ambientali negativi.
2. Manutenzione ordinaria e straordinaria:
- Interventi di manutenzione programmata per prevenire guasti e malfunzionamenti.
- Riparazione o sostituzione di componenti usurati o danneggiati.
- Gestione delle emergenze ambientali in caso di incidenti o fuoriuscite di sostanze inquinanti.
3. Gestione della documentazione:
- Aggiornamento dei registri di manutenzione e delle misure di controllo.
- Conservazione della documentazione relativa alle verifiche periodiche e agli interventi di manutenzione.
- Redazione di rapporti periodici da presentare all’autorità competente.
4. Formazione e sensibilizzazione:
- Partecipazione a corsi di formazione per rimanere aggiornati sulle normative e sulle migliori pratiche di gestione ambientale.
- Sensibilizzazione del personale su comportamenti e procedure da seguire per minimizzare l’impatto ambientale dell’attività.
Oltre a queste attività generiche, il manutentore può essere chiamato a svolgere compiti specifici in base al tipo di impianto o attività.
Per esempio:
- Impianti di combustione: controllo dei livelli di emissioni di inquinanti atmosferici, manutenzione dei filtri e dei sistemi di abbattimento delle emissioni.
- Impianti di trattamento dei rifiuti: monitoraggio dei processi di trattamento, campionamento e analisi dei rifiuti e dei prodotti finali, gestione dei rifiuti pericolosi.